Gio Ponti

Comò Gio Ponti all'asta
Gio Ponti. Comò in radica di noce. Anni '50

Comò in radica di noce
Primi anni ’50
cm 102x120x41

Questo raro comò, proveniente dalla collezione di un’importante dimora romana, ha ricevuto il parere favorevole dei Gio Ponti Archives (14/10/2020); così si dichiara in autentica: “Riteniamo che il cassettone qui sopra illustrato sia disegno di Gio Ponti. Si tratta di un arredo che riprende misure, profili e proporzioni di arredi tipicamente pontiani nell’invenzione delle forme. L’esecuzione è particolarmente sofisticata sia nella radica, il cui disegno prosegue ininterrotto su tutto il fronte del mobile rivestendo fondo e rilievi in aggetto, sia per la struttura, certamente eseguita su disegno ben dettagliato, dove i cassetti seguono il profilo rastremato del fianco del mobile. Abbiamo note sulla provenienza, dove il mobile era accompagnato da un portariviste certamente eseguito per la medesima commissione”.

Architetto, designer e artista, Gio Ponti (Milano 1891-1979) si laurea a Milano nel 1921 e si associa con Emilio Lancia e Mino Fiocchi dal 1927 al 1933. Dal 1923 al 1930 è direttore artistico di Richard Ginori. Nel 1927 fonda il Labirinto, con Lancia, Buzzi, Marelli, Venini e Chiesa, per proporre arredi e oggetti di alta gamma. Nel 1928 fonda la rivista Domus che, salvo brevi interruzioni, dirigerà fino al 1979.

Gio Ponti ha contribuito in modo altamente significativo al rinnovamento della produzione italiana nell’ambito dell’arredamento e del design come “cultura dell’abitare”, cui fornisce sempre nuovi stimoli.

Partecipa da protagonista e sostiene le Biennali di Monza, poi Triennali di Milano, il premio Compasso d’oro e l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale). Nel 1956 progetta, con Fornaroli, Rosselli e Nervi, il grattacielo Pirelli, ancora oggi simbolo della Milano moderna. Negli anni ‘50 fa la conoscenza dei fratelli Cassina, fondatori dell’omonima azienda, con cui, (si pensi alla notissima “Superleggera”), inizia un rapporto di collaborazione duraturo e fecondo.

All’attività progettuale ha affiancato per decenni l’attività didattica, insegnando alla Facoltà di Architettura di Milano dal 1936 al 1961.

Negli anni Sessanta Ponti realizza gli edifici ministeriali di lslamabad in Pakistan, una villa per Daniel Koo a Hong Kong e alcune importanti facciate per grandi magazzini (a Singapore, a Hong Kong, a Eindhoven in Olanda). È del 1970 la Concattedrale di Taranto (1970) ed il Denver Art Museum. Muore a Milano nel 1979.