Libreria mod. LB7
Sistema componibile in legno.
Prod. Poggi anni ’60
cm (altezza massima) 300x184x37
La libreria LB7, così la poltroncina Luisa o il tavolo Cicognino, celeberrimi esempi di disegn del XX secolo, nascono dalla fruttuosa collaborazione tra il celebre architetto Franco Albini e Roberto Poggi, artigiano, imprenditore, designer, progettista, che insieme al fratello Ezio (poi scomparso prematuramente) aveva ereditato l’azienda di falegnameria e arredamenti d’interni dal padre Carlo nella Pavia degli anni ‘40.
Franco Albini e Roberto Poggi si conoscono grazie al comune amico Giuseppe Pirovano, maestro di sci e abile alpinista, che alla fine del decennio aveva affidato ad Albini, uno dei migliori architetti del momento, lo studio d’interni per il suo rifugio di Cervinia. Con Poggi Albini si trova alla perfezione. Cercando soluzioni per il rifugio prende avvio un sodalizio destinato a durare per ben 27 anni: nasceranno mobili ancora oggi apprezzati, presenti in mostre e musei e ricercati nel mercato del modernariato e delle aste.
Il loro sodalizio professionale avveniva in un’epoca in cui non esisteva ancora la produzione in serie, che Poggi introduce anche grazie alle particolari caratteristiche metodologiche di Albini che si adattano perfettamente alle nuove condizioni: lo scambio fra architetto e artigiano si articola quindi nell’analisi delle funzioni dell’oggetto, che viene scomposto nei suoi elementi per essere facilmente rimontato.
La poltroncina Luisa, realizzata nel 1950, ottiene il Compasso d’oro del 1955: la struttura in legno è composta da componenti incastrati a doppio pettine caratterizzati da una sezione ridotta al limite delle possibilità di tenuta; oggi è esposta in modo permanente al MoMA di New York.
Nella libreria LB7, progettata nel 1956, si ritrovano tutti i principi lungamente trattati da Albini sul tema del montante alleggerito (dagli allestimenti museali alle strutture per il negozio Olivetti del 1956)) che in questo sistema componibile diventa una struttura leggera, quasi ad incastro tra soffitto e pavimento, pensata per alleggerire, pur mantenendo la funzione di mobile contenitore, lo sviluppo su parete. I montanti, fissati a pressione fra pavimento e soffitto, permettono di espandersi da 268 cm a oltre 290cm, mentre una serie di fori lascia la possibilità di disporre contenitori e mensole ad altezze diverse, potendo inoltre espandersi anche longitudinalmente. Successivamente era stata pensata anche una versione autoportante, senza il sistema di aggancio a soffitto, con il nome di LB10.
Merita ricordare come proprio nei primi anni ‘50 Albini ricevette incarichi che riscossero ampio consenso dalla critica, come la sistemazione delle Gallerie Comunali di Palazzo Bianco a Genova e l’allestimento di numerose mostre, il che indusse l’architetto a compiere precise riflessioni sulla progettazione di strutture atte ad accogliere o esporre oggetti in modo dinamico e funzionale.
LB7 è Presente nella collezione permanente del Museo del design Triennale di Milano.