Dilly-Dally
Poltroncina-Toeletta in compensato curvato rivestito in simil-pelle.
Prod. Poltrona Frau 1968
Nato nel 1930 Milano, Luigi Massoni, recentemente scomparso, è conosciuto non solo come importante architetto e designer, ma anche per il ruolo di cultore e promotore del design italiano, giornalista ed editore.
Dopo gli studi presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano inizia a lavorare al Collettivo di Architettura; tra i suoi primi progetti uno shacker per Alessi (1957, con Sottsass e Mazzeri), e i contenitori della Serie 5, tuttora in produzione.
Nel 1957 con De Carli fonda “Il Mobile Italiano” e nel 1959 “Mobilia” uno dei primi centri di promozione del design italiano, quindi, dal 1962, “Forme”, di cui è editore e direttore.
Massoni collabora con diverse aziende: dal 1962 con il gruppo Guzzini, per cui progetta numerosi prodotti (la lampada Brumbry, le ciotole Bolo Cubo, 1962, i piatti Vanessa, 1969) e per il quale svolge anche un ruolo di consulente per il design e per la comunicazione.
Per Poltrona Frau progetta la coiffeuse Dilly Dally (un’espressione inglese che significa gingillarsi, perdere tempo) rivestita in pelle, con una seduta estraibile e uno specchio ribaltabile in piano d’appoggio (1968). Nei primi anni ’70 diventa art director di Boffi Cucine: per Boffi, tra gli altri, progetta la cucina Xila (1972).
Fra il 1969 e il 1970 disegna per Nazareno Gabrielli oggetti presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York e del British Museum di Londra. Nel 1973 ottiene il Gran Premio della Commissione Internazionale della XV Triennale di Milano.
Degli anni ottanta sono le sue collaborazioni con Kristall Krisla, Cristallo di Censo, Salvo, Poliform; negli anni Novanta collabora con numerosi marchi di primo piano, tra cui Cedit, Gabbianelli, Sirrah, Venini.