Antoni Tàpies

Antoni Tàpies “Crin sur Papier”, 1970 Olio e collage su carta, 50 x 65 cm.
Antoni Tàpies “Crin sur Papier”, 1970 Olio e collage su carta, 50 x 65 cm.

“Crin sur Papier”, 1970
Olio e collage su carta, 50 x 65 cm.

Figura chiave dell’informale internazionale, Tàpies ha svolto il ruolo di tramite tra la cultura surrealista dei suoi inizi e le successive esperienze oggettuali, che hanno anticipato le sperimentazioni dell’Arte Povera.

I suoi dipinti, le sue sculture, i suoi libri d’artista hanno segnato uno spartiacque tra le generazioni storiche dell’arte anticipando molte delle esperienze delle neoavanguardie.

Gli oggetti iniziano entrano nelle sue opere in modo dirompente e drammatico, come nell’importante Crin sur Papier, olio e collage su carta del 1970, già esposto, tra le altre, nella galleria Martha Jackson di New York e nella personale alla Galleria Maeght di Zurigo nel 1971.

Dopo aver abbandonato gli studi in legge, Antoni Tàpies, nato a Barcellona nel 1923, inizia a dipingere e dedicarsi completamente all’arte, quasi interamente da autodidatta.

I suoi primi lavori sono influenzati da Max Ernst, Paul Klee e Joan Miró; è tra i fondatori della rivista e del gruppo “Dau al Set” (La settima faccia del dado), di impronta neo-dadaista; presto inizia a sviluppare uno stile del tutto personale, legato alle filosofie orientali e all’Art Informel, un movimento che si concentrava sui materiali sulle qualità trasformative della materia, lavorando con i detriti, la terra e la pietra che applicava direttamente sulla tela.

La sua prima mostra personale si tenne alle Galeries Laietanes di Barcellona nel 1950; subito dopo il governo francese concesse a Tàpies una borsa di studio per un anno a Parigi, dove conobbe Pablo Picasso.

Nel 1953 ebbe la sua prima personale negli Stati Uniti alla galleria Martha Jackson di New York; durante i decenni successivi espose in importanti musei e gallerie in tutti gli Stati Uniti, Europa, Giappone e Sud America.

Nel 1959 partecipò per la prima volta alla Documenta di Kassel, mentre l’anno successivo presentò le sue opere al Museu de Arte di Bilbao. Nel 1962 espone al Kestner Gesellschaft di Hannover, al Guggenheim di New York e al Kunsthaus di Zurigo. Nel 1965 a Londra all’Insitute of Contemporary Arts, nel 1967 al Kunstmuseum di San Gallo, nel 1968 a Vienna, al Museum des XX Jahrhunderts.

Nel 1973 Parigi gli rende omaggio con una retrospettiva al Musée d’Art Moderne. Nel 1980 è la volta del Museo Español de Arte Contemporanea di Madrid e dello Stedelijk Museum di Amsterdam.

Nel 1981 Tàpies riceve premi e onorificenze: la medaglia d’oro per le Belle Arti da re Juan Carlos I e la Laurea honoris causa del Royal College of Art di Londra.

Nel 1984, per voler dell’artista, è stata istituita la Fundació Antoni Tapies, per promuovere lo studio e la conoscenza dell’arte moderna e contemporanea.

Nel 1985 gli è stata dedicata un’ampia retrospettiva anche in Italia, presso il Palazzo Reale di Milano. Nel 1993 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ottiene il premio per la pittura.

Muore a Barcellona nel 2012.

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