L’operaio 1942 – ‘43
Olio su tela, 66 x 48 cm
Quest’opera era presente tra i lotti dell’asta di dipinti di giugno 2024
L’equilibrio tra gesto-segno e colore
Emilio Vedova (Venezia, 1919 – 2006) è considerato a livello internazionale uno dei rappresentanti più significativi dell’Informale, corrente figurativa protagonista in Europa e negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. L’artista tuttavia si dedica sin dagli anni Trenta a una pittura e a un disegno figurativi che annunciano nelle linee spezzate l’urgenza emotiva che segnerà l’evoluzione successiva.
In realtà tutta la pittura di Vedova, sia quella figurativa che quella astratto-informale, può essere ricondotta alla ricerca di equilibrio tra gesto-segno e colore sostenuti da una forte consapevolezza della composizione e un acuto senso spaziale e della forma.
Nell’olio su tela L’operaio del 1942 – ‘43 le funzioni principali sono attribuite ai forti colori in contrasto tra loro, organizzati in ampie campiture delimitate da un nero denso, vischioso, che ricorda i piombi che si utilizzano per le opere in vetro.
Non stupisce dunque che, secondo quanto riportato oralmente dallo stesso Vedova al primo proprietario del dipinto, l’operaio sia proprio un soffiatore muranese: si riconoscono piccoli oggetti in vetro, un vaso, un piccolo uccello: il viso giallo come il vetro su cui sta lavorando ci ricorda la luce del fuoco del cannello, e tutta la densa scelta cromatica, organizzata come un mosaico o un vetro cattedrale, senza spazi vuoti, rimanda alla pastosità del materiale.
Qui il catalogo completo dell’asta di dipinti del giugno 2024