Volto, ca. 1930
scultura in bronzo poggiante su base in marmo, h 20 cm
Questa scultura è presente tra i lotti dell’asta di dipinti del 12 dicembre 2023.
Melotti dalla matematica all’arte
Fausto Melotti nasce a Rovereto nel 1901; all’inizio della Prima Guerra Mondiale la sua famiglia si trasferisce in Toscana e Fausto nel 1918 si iscrive alla facoltà di Fisica e Matematica dell’Università di Pisa, corso di studi che proseguirà al Politecnico di Milano. Qui, nel 1924, si laurea in ingegneria elettrotecnica; parallelamente coltiva i suoi interessi nel campo delle arti, tanto da conseguire il diploma di pianoforte.
La sua scultura, da Canonica a Wildt
A Torino, dove si era trasferito per gli obblighi militari, inizia a frequentare lo studio di Pietro Canonica, del quale lo zio materno Carlo Fait era assistente; contemporaneamente frequentava le lezioni in scultura e modellazione plastica.
Nel 1928 si iscrive all’Accademia di Brera di Milano, dove è allievo di Adolfo Wildt insieme a Lucio Fontana, con il quale stringe un lungo sodalizio umano e professionale.
Il bel volto di donna in bronzo è da riferire proprio alla prima fase della ricca e poliedrica attività dell’artista, caratterizzata da un gusto classico per la ritrattistica scultorea, ispirata ai modelli di Pietro Canonica, maestro richiestissimo in questo ambito sia da una committenza pubblica che privata in tutta Europa.
Progressivamente la sua produzione risentirà dell’influenza simbolista di Adol Wildt intensificandone il modellato, più espressivo e pungente, come nel Ritratto di Neven du Mont. Un alleggerimento della materia che lo porterà sempre più verso l’astrattismo che caratterizzerà la sua produzione nei decenni successivi.
Del volto in oggetto esiste una versione in marmo bianco e una versione in terracotta, più abbozzata, documentate presso l’Archivio Generale delle Fondazione Fausto Melotti, entrambe riferite al 1930.
Qui il catalogo completo dell’asta di dipinti e sculture del 12 dicembre 2023.