Agathos (Carlos Franzoso)

Agathos (Carlos Franzoso) Formazione Transgeometrica,

Formazione Transgeometrica, 2018
Olio e acrilico su tela, 70 mx 70 cm

Di origini salentine, toscano di adozione, Agathos (Carlos Franzoso) si inserisce nell’ambito dello scenario artistico-matematico contemporaneo, in particolare di quella che viene definita la New Mathematical Art.

Franzoso si trasferisce ancor giovane in Toscana: dopo una breve parentesi di tipo figurativo, trova il suo orientamento artistico basandosi su un criterio e un metodo razionale, influenzato dai suoi studi scientifici. Docente di Matematica, si interessa alla pittura da autodidatta, in qualità d’artista non accademico a cui applica una rigorosa visione scientifica: Arte e Matematica trovano in Franzoso, divenuto Agathos, un nuovo equilibrio espressivo.

Fondatore della “Transgeometria”, Agathos segue il percorso tracciato dagli spazialisti (e recupera, reinterpretandoli, anche Cubismo, Futurismo, Suprematismo russo e Astrattismo Geometrico), ma il suo lavoro si concretizza e focalizza sulla ricerca di un “altrove”, una nuova dimensione, definita come “Universo Adimensionale”, capace di rappresentare lo spazio nei suoi elementi essenziali, fino ad inoltrarsi in nuove coordinate qualitative. La transgeometria si sviluppa infatti, secondo quanto enunciato, in uno spazio penta-dimensionale che, oltre alle quattro dimensioni – lunghezza, larghezza, profondità e spazio-tempo –, ha una quinta coordinata, di tipo qualitativo, a cui corrispondono valori ordinabili legati alle proprietà cromatiche.

Come Agathos stesso spiega, i riferimenti cromatici sono fortemente ispirati all’arte di Kandinskij, che conferisce al colore una funzione spirituale: il colore può esercitare due azioni sullo spettatore: un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro, e un “effetto psichico”, dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell’uomo) attraverso cui il colore raggiunge l’anima.

Da queste premesse nasce quello che il critico Vincenzo Sardiello definisce lo “Spazialismo Transgeometrico”, il cui Manifesto viene presentato al Palazzo Panciatichi a Firenze nella primavera del 2016. Il movimento relativo prende corpo in seguito all’adesione di alcuni artisti, tra cui spicca la figura di Francesco Chechi, che condividono apertamente i punti del Manifesto.

Il ciclo continuo “Universo Adimensionale”, dopo le affermazioni internazionali a Parigi, New York, Cannes, Praga, Barcellona, Quito, ha percorso importanti tappe anche in Italia ed opere di Agathos sono esposte in permanenza al Museo del Calcolo “Mateureka” di Pennabilli (RN), al Museo della Matematica “Il Giardino di Archimede” di Firenze, al “Castello Imperiali” in Francavilla Fontana (BR).