Kuramata Shiro e How High Is the Moon – La seduta che sfida la gravità

Kuramata Shiro Seduta How High Is The Moon all'asta

Kuramata Shiro

Seduta How High Is The Moon
Rete in acciaio nichelato.
Prod. Vitra, 1987

Quest’opera è presente nell’asta di design di giugno 2025

Kuramata Shiro è una figura iconica del design giapponese della seconda metà del XX secolo, noto per la sua capacità di fondere innovazione tecnica, sperimentazione materica e sensibilità poetica in oggetti che sfidano le convenzioni tradizionali del design. Nato nel 1934, Kuramata si forma all’Università di Musashino, a Tokyo, e inizia la sua carriera nel campo del design industriale e degli arredi. Negli anni ’70 e ’80 diventa un protagonista del movimento postmoderno in Giappone, distinguendosi per la capacità di contaminare il design con elementi surrealisti, ironici e al contempo delicati.

Il suo lavoro si caratterizza per l’uso innovativo di materiali industriali e trasparenti, come il plexiglass, la resina e il vetro, oltre che per la reinterpretazione in chiave moderna di forme classiche. Kuramata riesce così a creare oggetti leggeri, quasi eterei, che sfidano la percezione della solidità e della funzione tradizionale. La sua ricerca si spinge spesso verso la sovrapposizione di piani, trasparenze e giochi di luce, ottenendo risultati che sembrano sculture più che semplici arredi.

Tra le sue creazioni più celebri figura la seduta “How High Is the Moon” (1986), considerata un capolavoro del design contemporaneo e un esempio emblematico del suo stile. Il nome dell’opera è un omaggio alla celebre canzone jazz di Ella Fitzgerald, suggerendo una sensazione di leggerezza, sogno e apertura verso l’infinito.

“How High Is the Moon” rappresenta un punto di svolta nel design postmoderno giapponese, in cui Kuramata riesce a coniugare la tradizione artigianale nipponica con l’innovazione tecnologica e la ricerca estetica internazionale. La sedia ha ispirato numerosi designer e continua a essere esposta in musei e collezioni di design di tutto il mondo.

L’opera riflette anche la capacità di Kuramata di creare un dialogo tra arte e design, in cui l’oggetto non è solo funzionale ma anche portatore di emozioni e narrazioni simboliche. In questo senso, “How High Is the Moon” è più di una semplice seduta: è un’esperienza visiva e tattile che invita alla riflessione sulla percezione dello spazio, del tempo e della forma.