Lucio Fontana
“Concetto spaziale” 1954
cm 175×128, raso di cotone stampato a mano su disegno di Lucio Fontana
stamperia tessile JSA di Busto Arsizio (Varese).
Nell’ambito della prossima Asta 264 di Design del 23 giugno 2025, la Casa d’Aste Sant’Agostino di Torino presenta un nucleo eccezionale di tessuti d’autore realizzati tra gli anni ’50 e ’90, testimoni di un’epoca in cui l’arte contemporanea dialogava con il mondo della produzione tessile d’eccellenza.
Si tratta di sedici preziosi esemplari, frutto della collaborazione tra alcuni dei più importanti nomi dell’arte e del design italiano del Novecento e alcune tra le più rinomate manifatture tessili. Tra gli autori dei disegni figurano Gianni Dova, Salvatore Fiume, Lucio Fontana, Piero Fornasetti, Giò Ponti, Enrico Prampolini, Enrico Paolucci, Emilio Scanavino, Sergio Tofano, Valerio Adami ed Emanuele Luzzati. Un insieme che restituisce, nella varietà delle firme, la complessità e la ricchezza del rapporto tra arte e industria, tra segno e tessuto, tra visione e materia.
I tessuti provengono da un’unica, straordinaria collezione: quella dell’Archivio della storica maison torinese Avigdor, punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale per la cultura del tessile. Avigdor ha raccolto e valorizzato negli anni un patrimonio raro di stoffe, campionari, prototipi e collaborazioni con artisti.
Le opere proposte all’asta furono realizzate da alcune delle eccellenze della produzione industriale del settore: SOCOTA di Como, la stamperia JSA di Busto Arsizio (Varese), la leggendaria MITA di Genova Nervi – nota per le celebri collaborazioni con Ponti, Prampolini e altri – e infine Avigdor stessa, che collaborò direttamente con Piero Fornasetti. Opere tessili come “Galassia” di Fontana, “Esercito” di Luzzati, “Estate” di Ponti o “Pineta e vele” di Paulucci incarnano la “nostalgia del futuro” che animava l’epoca: la volontà di coniugare sperimentazione, funzione e poesia visiva in oggetti destinati alla vita quotidiana. Questi tessuti non solo conservano un altissimo valore estetico, ma raccontano una stagione irripetibile in cui l’industria italiana seppe farsi interprete delle istanze più vive dell’avanguardia artistica.
Molti dei tessuti presentati sono stati esposti nella mostra “Tessuti d’Autore degli Anni Cinquanta”, allestita nel 1986 presso il Centro Incontri Avigdor di Torino, e pubblicati nel catalogo storico dell’evento. Oggi, dopo decenni di conservazione accurata, tornano sul mercato, offrendo a collezionisti, musei e appassionati la possibilità di acquisire frammenti originali di un’epoca in cui l’arte italiana entrava nelle case non solo sotto forma di quadri, ma anche come parte integrante del vivere quotidiano.
L’Asta 264 di Sant’Agostino si configura così come un’occasione imperdibile per riscoprire e valorizzare il design tessile d’autore, segmento ancora poco esplorato ma di straordinaria ricchezza storica, formale e culturale. I tessuti, autentiche opere d’arte su stoffa, incarnano una visione sofisticata e colta dell’abitare moderno, e restituiscono la voce viva di maestri che hanno saputo attraversare e reinterpretare i linguaggi del loro tempo.