Italo Cremona
“Artemide e Atteone” 1935 ca.
245 x 144 cm, olio su tela
Quest‘opera è presente nell’asta di dipinti di giugno 2025
In Artemide e Atteone, Italo Cremona compie un gesto spiazzante: trasporta un mito antico in uno scenario urbano, collocando l’apparizione della dea non in una foresta sacra ma in una casa di ringhiera, uno di quegli edifici popolari torinesi con ballatoi affacciati su cortili interni: il mito resta riconoscibile, ma l’atmosfera è diversa: c’è un silenzio tagliente, una luce artificiale, un senso di inquietudine che nasce proprio dal cortocircuito tra l’archetipo e il quotidiano.
Italo Cremona nacque a Torino nel 1904 in una famiglia colta e borghese. E si formò all’Accademia Albertina di Belle Arti. All’inizio della carriera frequentò l’ambiente della “Scuola di via Cavour” e, pur senza aderirvi formalmente, fu vicino alle poetiche del Realismo Magico. Fin dagli esordi si distinse per una visione personale, colta e malinconica, nella quale realtà e sogno si confondono. La sua pittura riflette influenze simboliste, suggestioni surrealiste, ma resta sempre ancorata a una dimensione interiore, introspettiva.
Negli anni Trenta e Quaranta espose in importanti rassegne italiane e internazionali, come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Nel dopoguerra la sua produzione si fece più rarefatta, meditativa: nature morte, interni sospesi, manichini, maschere e figure ambigue popolarono i suoi quadri come presenze di un teatro mentale. Fu anche autore di scritti teorici e racconti, in cui riversò la stessa tensione visionaria che caratterizza le sue tele. Continuò a dipingere, senza mai cedere a mode o compromessi, fino alla morte, avvenuta a Torino nel 1979.
Lontano dai clamori delle avanguardie, Cremona ha costruito un’opera coerente e appartata, oggi sempre più apprezzata per la sua intensità e per la capacità di evocare, in forme quiete, un profondo turbamento. In Artemide e Atteone, come in molte sue creazioni, il mito diventa metafora del presente: un presente carico di silenzi, ambiguità e misteri.